Elemosina di San Rocco
Anonimo italiano del XVIIº secolo
(incisore di scuola emiliana attivo nella cerchia del Reni)
“Elemosina di San Rocco”
Rara incisione originale all'acquaforte dal magnifico soggetto di Annibale Carracci oggi conservato nella Gemaeldegalerie Alte Meister di Dresda.
L'incisione si presenta nello stesso senso del dipinto di Annibale ma in controparte rispetto all'interpretazione grafica più famosa, cioè quella attribuita a Guido Reni (Bartsch 53).
Esemplare con visibili segni del tempo, quali piccole macchie, pieghe e strappi anticamente ricomposti, piccolissimi fori di tarlo e minimi strappetti ai bordi oltre che leggere assottigliature agli angoli, il tutto chiaramente percettibile dall'immagine del retro, rifilato poco fuori la linea d'inquadramento senza alcuna perdita, di facile identificazione fra le molteplici copie dell'incisione del Reni per la presenza di particolari non presenti in alcuna altra.
Evelina Borea nel suo lavoro sulle incisioni da soggetti di Annibale Carracci definisce questo raro foglio come “..copia in controparte della stampa attribuita al Reni, di ottima qualità”.
Il capolavoro di Annibale, ritenuto il più grande dipinto su supporto movibile mai realizzato dal pittore emiliano, era stato commissionato dalla Confraternita di San Rocco di Reggio Emilia e sistemato nell'Oratorio della stessa Confraternita in faccia al dipinto di Camillo Procaccini che ritrae il Santo impegnato nella guarigione degli appestati, anch'esso finito a Dresda nella complessa vicenda settecentesca della vendita della collezione dei Duchi di Modena ad Augusto III di Sassonia per sanare la profonda posizione debitoria presente nelle finanze del Ducato Estense.
Bibliografia:
Borea "Annibale Carracci e i suoi incisori" Roma 1986 pag.67 nº4.
http://skd-online-collection.skd.museum/de/contents/show”€id=242859
Misure in mm: 290ca x 450ca
Prezzo: € 550,00
