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Gesù Cristo deposto nel Sepolcro

Giulio BONASONE

(Bologna 1498 ─ Roma 1580ca)

“Gesù Cristo deposto nel Sepolcro”
Incisione originale all'acquaforte e bulino firmata e datata in lastra nell'angolo in basso a sinistra “I.BONASONE 1563” da un soggetto di Tiziano.
Esemplare in tiratura coeva, stampato su di una porzione di carta vergellata recante una filigrana non esattamente decifrata ma avvicinabile al soggetto dell'Agnello Pasquale in un cerchio, riconducibile a produzione cartaria italiana del XVIº secolo, rifilato giusto alla linea d'inquadramento e con una mancanza all'angolo in basso a destra, uniformemente brunito e con varie piccole macchie oltre che altri difetti prevalentemente al verso dove si trova anche un timbro di collezione “Monogramma AR” Lugt 167, appartenente al collezionista tedesco August Riedinger (1845 ─ 1918), nel complesso in discreto stato di conservazione, sul foglio di montatura un altro timbro di collezione riferibile al collezionista tedesco Georg Denzel.
Il dipinto di Tiziano, databile al 1559, è considerato uno dei suoi più potenti capolavori ed è oggi conservato nelle collezioni del Museo del Prado a Madrid.
All'interno della composizione il grande maestro veneziano si autoritrae nelle vesti di Giuseppe d'Arimatea intento a sorreggere il Cristo esanime.

Bibliografia:

Bartsch “Le Peintre-Graveur” Lipsia 1867 vol.XV pag.120 nº44.
Briquet "Les Filigranes" Mansfield 2000 vol.1 pag.18 e 19.
Massari “Giulio Bonasone” Roma 1983 nº131.

Misure in mm: 293ca x 179ca

Prezzo: € 550,00