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Mandragora foemina

Wolfgang KILIAN (Augsbourg 1581 – 1662)

da BASILIUS BESLER (1561 – 1629)

“HORTUS HEYSTETTENSIS sive diligens et accurata omnium plantarum, florum, stirpium, et variis orbis terrae partibus, singulari studio collectarum”

Norimberga 1640 circa

“Mandragora foemina”
Incisione originale all’acquaforte firmata in lastra “Wolf:Kilian scalp.” al centro della grande foglia a sinistra
Bellissimo esemplare recante il testo al verso “Nonus ordo collectarum plantarum vernalium” come in ogni edizione successiva alla prima del 1613, stampato con accurata inchiostratura su carta vergellata apparentemente senza filigrana, con buoni margini oltre l’impronta della lastra, con una leggera trasparenza del testo al verso ma nel complesso in otimo stato generale di conservazione e con una bella coloritura all'acquerello e tempera di epoca posteriore.
Si tratta di una delle poche tavole in cui appare la firma o il monogramma dell’incisore che l’ha realizzata.
Questa magnifica opera fu concepita per celebrare la bellezza dei giardini della residenza del Vescovo di Eichstatt, Johann Conrad von Gemmingen, e vide impegnati per più di dieci anni disegnatori ed incisori fra i migliori di quel periodo.
Il curatore Basilius Besler era un noto botanico e farmacista di Norimberga.
Una breve ma esauriente descrizione dell'opera completa ed un'idea dell'importanza economica della stessa si possono riscontrare in una vendita di Christie's avvenuta Londra nel 2008.
Wolfang Kilian fu uno dei membri della famosa famiglia di incisori e disegnatori di Augsburg che tanto contribuì alla diffusione dell'arte incisoria nell'Europa del tempo, allievo del patrigno Domenico Custos, fu da questo introdotto nella cerchia degli artisti chiamati da Besler ad Eichstatt per disegnare ed incidere tutte le piante dell'Hortus, fra i soggetti realizzati da Kilian c'è il ritratto di Johann Conrad von Gemmingen, il Vescovo che fu l'illuminato patrocinatore dell'opera.
La Mandragora Officinarum è una pianta della famiglia delle Solanacee a cui nell'antichità sono state attribuite delle proprietà “magiche” a causa delle forti componenti tossiche ed allucinogene oltre che per la forma antropomorfa della grande radice fino ad essere considerata fra le preferite dalle “streghe” per i loro riti esoterici e per la diffusione delle credenze popolari.



Bibliografia:
Christie's Londra Sale 7590.
Littger “Der Garten von Eichstatt” Colonia 1999.
Milesi “Dizionario degli Incisori” Bergamo 1989 pag.197 (Kilian).
Nissen “Die Botanische Buchillustration” Stoccarda 1966.
Pritzel “Thesaurus Literaturae Botanicae” Lipsia 1871-77.
Thieme - Becker "Allgemeines Lexicon der bildenden Kunstler"
Lipsia, s.d. vol.XX pag.302 – 305 (Kilian).

Misure in mm: 480ca x 395Prezzo: a richiesta