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Blair Athol

Charles Hunt & Son
“Blair Athol”

(Winner of the Derby Stakes at Epsom 1864)
Incisione originale all'acquatinta da un soggetto dipinto dagli stessi Hunt (“painted and engraved by chs hunt & son” in basso al centro) pubblicata a Londra dalla casa editrice Moore, McQueen & Co. Berners Street, Oxford Street ed a Parigi da Francois Delarue il 22 Agosto 1864.
Bellissimo esemplare stampato con una eccezionale inchiostratura a colori su spessa carta di pregio non vergata e ritoccato all'acquerello e tempera con l'aggiunta di accurate lumeggiature a gomma lacca, completo dell'impronta della lastra e con grandi margini, con pochi piccoli, ininfluenti, punti di foxing ai bordi, in stato generale di conservazione pressoché perfetto.
In basso a sinistra poco sotto l'immagine il timbro a secco della “Moore. Mc.Queen & Co. London”.

Blair Athol, maschio sauro da Stockwell, vincitore delle 2000 Ghinee a Newmarket e del Doncaster St Leger nel 1852, e Blink Bonny, vincitrice del Derby di Epsom 1857, da Melbourne, nasce nel 1861 nell'allevamento di William I'Anson, che ne fu anche proprietario ed allenatore, a Malton nel North Yoskshire.
A due anni Blair Athol si dimostrò piuttosto immaturo e non fu impegnato in pista se non per lavori di allenamento, ebbe anche seri problemi di salute causati dai denti che spesso gli impedivano addirittura di cibarsi, inoltre uno stalliere infedele, assoldato da un gruppo di bookmakers che volevano estromettere il cavallo dai partenti del Derby, lo sottopose varie volte ad una serie di angherie violente agli arti ed ai genitali causandone un notevole stato di prostrazione.
La carriera del puledro sembrava compromessa ma l'arresto dello stalliere e le cure ripetute di tutto l'entourage di I'Anson ottennero gli effetti sperati ed il 25 Maggio 1864 Blair Athol si presentò ad Epsom fra i ventinove partenti del Derby dove appariva favorito General Peel, vincitore delle 2000 Ghinee di Newmarket, con un betting di 9/2.
Per la monta era stato ingaggiato James Snowden, un jockey dello Yorkshire di buon talento ma anche con noti problemi di alcolismo.
L'inizio della corsa fu ritardato da otto false partenze dopo di che General Peel prese la testa del gruppo per mantenerla energicamente, Blair Athol si posizionò al centro del plotone senza dimostrare particolare animosità, al furlong finale Snowden richiese con forza il puledro che gli rispose egregiamente passando in testa e battendo il favorito di due lunghezze, la stampa disse “con ridicola facilità”.
Dato il risultato I'Anson iscrisse subito Blair Athol al Grand Prix de Paris, la corsa in piano con il premio più ricco del mondo, che era in calendario il 5 Giugno.
Il cavallo giunse a Longchamp solo la notte antecedente la corsa a causa di una lunga serie di problemi di viaggio sia metereologici che di ostilità dei francesi ai quali era apparsa chiara la possibilità di una dolorosa sconfitta.
Sul campo l'accoglienza non fu propriamente calorosa e sia il cavallo che il jockey ingaggiato per l'occasione, Tom Chaloner, furono bersagliati da improperi e lanci di oggetti.
Il risultato fu un onorevole secondo posto due lunghezze alle spalle di Vermouth, la stampa registrò reazioni di felicità delirante da parte del pubblico francese per la sconfitta del campione d'oltre Manica.
Al rientro in Inghilterra Blair Athol vinse al Royal Ascot le Triennial Stakes, in luglio a Goodwood le Gratwicke Stakes e la Zetland Plate, in autunno completò la meravigliosa carriera a Doncaster battendo di nuovo General Peel e vincendo il St Leger, in quella occasione purtroppo il cavallo si infortunò ad un tendine e dovette porre fine alla carriera sportiva.
Ritirato in razza iniziò l'attività di stallone per il bookmaker e allevatore John Jackson che aveva tentato di comprarlo a due anni e che ora l'aveva pagato 7500 sterline, la cifra più alta sborsata finora per un cavallo in Inghilterra, fu poi venduto due volte, l'ultima per 12.500 sterline alla Cobham Stud Company dove rimase fino alla fine.
Come Sire dette un gran numero di vincitori di classiche quali Silvio, Prince Charlie ed altri, morì nella sua stalla nel 1882.


Bibliografia:
Benezit "Dictionnaire des Peintres, Sculpteurs, Dessinateurs et Graveurs"
Parigi 1976 vol.5 pag.673. (molto spesso confuso con il pittore di genere 1803 - 1877)Milesi “Dizionario degli Incisori” Bergamo 1989 pag.187.Slater “Engravings and their value” Londra 1912 pag.435 e 436.Thieme - Becker "Allgemeines Lexicon der bildenden Kunstler" Lipsia, s.d. vol.XVIII pag.145.https://www.tbheritage.com/Portraits/BlairAthol.htmlhttps://en.wikipedia.org/wiki/Blair_Athol_(horse)Misure in mm: 605ca x 770ca più margini
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